La nostra scuola è strutturata in Comunità

Costituita da un patto educativo in cui entrano a diverso titolo (con pari dignità e nel rispetto delle vocazioni, dei ruoli e delle competenze specifiche) religiosi e laici, genitori, allievi uniti dall’impegno nel comune processo di formazione. Nella comunità educativa si individuano problemi e criteri, si analizzano situazioni, si identificano mete adeguate, si vive responsabilmente e costruttivamente, verificando periodicamente la validità delle programmazioni rispetto agli obiettivi e alle metodologie e l’incidenza educativa anche a livello territoriale.

La comunità educativa ha le seguenti componenti: la comunità religiosa che, titolare del servizio educativo, scolastico e formativo, garantisce l’identità della scuola; i docenti, che condividendo il Progetto Educativo, sono responsabili della sua attuazione nelle diverse fasi e curano la loro formazione continua; il personale ausiliario, che collabora nella realizzazione del servizio a diversi livelli; i genitori, quali diretti responsabili della crescita dei figli, che sono resi partecipi personalmente del cammino educativo; i bambini, che sono aiutati a conoscere, acquisire abilità, stabilire relazioni positive con i compagni, con gli adulti, con il mondo, a dare il proprio apporto creativo e personale.

La comunità scolastica possiede un regolamento della scuola nel quale sono descritti i comportamenti che le varie componenti devono assicurare. La figura della Direttrice, quale prima responsabile ed educatrice, è principio di unità e di interazione all’interno della comunità educativa.

Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni ideali per una sempre maggiore corresponsabilità della vita scolastica, incrementando la collaborazione tra docenti, alunni e genitori. Nella scuola esse corrispondono alla logica del modello comunitario di educazione: la loro attivazione e le loro caratteristiche sono coerenti con la piena libertà didattica, di ricerca, di sviluppo e di organizzazione, con la titolarità del diritto di libertà di istituzione e la pubblicità del servizio offerto.

La logica del modello comunitario di educazione e della tradizione immacolatina proviene dal Sistema Preventivo agazziano che è ispirato alla famiglia, non alle assemblee legislative, e sviluppa uno stile familiare nelle relazioni. Lo stile educativo immacolatino diviene per le famiglie proposta di uno stile di relazione e di crescita della famiglia e di dialogo con i figli. Esso illumina i rapporti con le istituzioni e le agenzie educative, un
La comunità educativa ha le seguenti componenti: la comunità religiosa che, titolare del servizio educativo, scolastico e formativo, garantisce l’identità della scuola; i docenti, che condividendo il Progetto Educativo, sono responsabili della sua attuazione nelle diverse fasi e curano la loro formazione continua; il personale ausiliario, che collabora nella realizzazione del servizio a diversi livelli; i genitori, quali diretti responsabili della crescita dei figli, che sono resi partecipi personalmente del cammino educativo; i bambini, che sono aiutati a conoscere, acquisire abilità, stabilire relazioni positive con i compagni, con gli adulti, con il mondo, a dare il proprio apporto creativo e personale.
La comunità scolastica possiede un regolamento della scuola nel quale sono descritti i comportamenti che le varie componenti devono assicurare. La figura della Direttrice, quale prima responsabile ed educatrice, è principio di unità e di interazione all’interno della comunità educativa.

Un impegno di cittadinanza attiva nella società civile e di presenza laicale nella comunità ecclesiale. Lo scambio degli apporti reciproci diviene, nella scuola, stile di vita, modello decisionale, fatto culturale.
L’ambiente scolastico è prima di tutto fatto di rapporti interpersonali tra docenti, alunni e famiglie al di là delle relazioni didattiche, per accompagnare e sostenere il difficile compito educativo. La scuola ha un’attenzione particolare per la famiglia offrendo ascolto, confronto, momenti di comunione, aggregazione e festa, conferenze su temi educativi e formativi: persone, spazio, tempo, rapporti, insegnamento, studio, attività diverse sono organicamente interagenti in un clima di serenità, gioia e impegno. L’ambiente di apprendimento vive all’interno di un ambiente scolastico più ampio che adotta approcci didattici ed educativi molteplici, nel quale i bambini e le famiglie conoscono, sperimentano e trovano spazio di formazione in una vera e propria interazione intelligente che si esprime nell’attività di ognuno di loro.

 

La scuola primaria parificata dall’A.S. 2001/02 è paritaria.

LA SCUOLA PRIMARIA

L’orario delle lezioni è il seguente: il lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle 16.30 (con servizio di mensa scolastica e gioco dalle ore 13.30 alle 14.30), il martedì e il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30 (a cui segue per chi vuole il servizio di doposcuola comprendente la mensa).
In tale orario, per un giorno alla settimana, sono comprese anche le ore aggiuntive opzionali/facoltative previste per gli alunni dalla Riforma Moratti: si svolgono effettuando i laboratori LA.R.S.A e, vista l’importanza didattica che questi rivestono, per decisione del Collegio Docenti è obbligatorio.
L’organico costituito: da un Dir, scolastico/coordinatore che ricopre con attività di insegnamento 24 delle 38 ore che dedica alla scuola, coordina le altre insegnanti e gestisce i rapporti con i genitori; da una maestra tutor per classe che insegna le materie principali e il laboratorio LARSA ricoprendo 24 delle 30 ore dell’orario settimanale, una specialista per attività motorie per 2 ore la settimana, un’altra per l’ inglese (3 ore a settimana), tecnologia e informatica (1 ora a settimana), e un insegnante di religione (2 ore settimanali)

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